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Archive for the ‘Programma 2013’ Category

L’ultimo appuntamento di dire poesia 2013 si è consumato nel clima informale dell’Officina arte contemporanea, dove molti amici, poeti, traduttori, artisti, curiosi, semplici conoscenti e assoluti sconosciuti sono venuti a chiudere festosamente con noi il ciclo quinquennale di incontri, ad ascoltare Valentina Brusaferro, Martina Pittarello e Gianluigi Igi Meggiorin, a bere uno o due bicchieri (tra cui lo strepitoso Amaro Nonino servito con ghiaccio e arance Navel, omaggio di Antonella Nonino a dire poesia) e a sfogliare il libro-antologia-catalogo Memoria del futuro: dire poesia a Vicenza (2009-2013):

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Memoria del futuro

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Pubblichiamo qualche immagine della serata. Più avanti forniremo informazioni sulla reperibilità del libro, nonché su questo blog così propenso ad assopirsi in modo brusco e incontrollato (narcolessia?).

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Altre immagini nel blog di Teresa Francesca Giffone.

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Comunicato Stampa

Venerdì 7 giugno, negli spazi de L’Officina Arte Contemporanea a Vicenza, l’incontro che suggella l’edizione 2013 del festival con la presentazione del volume che include gli scritti donati dai poeti che hanno preso parte alla rassegna

“MEMORIA DEL FUTURO”: CINQUE ANNI DI DIRE POESIA NEI VERSI INEDITI DEI SUOI PROTAGONISTI

L’antologia raccoglie le plaquette numerate stampate, nel corso di ogni incontro con i poeti, dall’artista Giovanni Turria de L’Officina Arte Contemporanea

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(Vicenza – 04.06.2013)  –  Dire poesia  volge al termine, suggellando un’altra edizione di successo, quella 2013 e, ancor più, un ciclo lungo cinque anni di incontri, emozioni e condivisioni con i nomi di spicco della poesia contemporanea nazionale e internazionale. E lo fa chiamando a raccolta, sia pure “solo” su carta, i protagonisti che dal 2009 ad oggi sono stati ospiti a Vicenza del progetto promosso dal Comune e da Intesa Sanpaolo. Venerdì 7 giugno (ore 21.00), gli spazi de L’Officina Arte Contemporanea (Contrà Carpagnon 17, Vicenza) saranno teatro dell’incontro “Memoria del futuro – dire poesia a Vicenza (2009 – 2013)” in cui verrà presentato al pubblico il volume che raccoglie i componimenti inediti donati a dire poesia dai poeti che vi hanno preso parte nel corso degli anni. Inediti che l’artista Giovanni Turria de L’Officina Arte Contemporanea ha stampato con i suoi torchi a caratteri mobili in preziose plaquette distribuite di volta in volta al pubblico. Le attrici Martina Pittarello e Valentina Brusaferro daranno voce ad alcuni dei componimenti presenti nell’antologia, mentre il polistrumentista Igi Meggiorin interverrà coi suoi contrappunti musicali.

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Quello che concluderà il quinquennio di dire poesia, venerdì 7 giugno, sarà un evento speciale, un’occasione per festeggiare il lungo e stimolante percorso intrapreso e i numerosi poeti e partner che hanno aderito nel tempo a questo significativo progetto culturale. Sotto la direzione artistica di Stefano Strazzabosco, la rassegna è cresciuta costantemente, sino a diventare uno degli appuntamenti culturali di settore più attesi non solo a Vicenza ma nel Veneto intero.

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Dire poesia, tra il 2009 e il 2013, ha portato in città grandi interpreti della poesia contemporanea in Italia e nel mondo. In ordine alfabetico: John Akpata, Manuel Alegre, Meena Alexander, Cristina Alziati, Antonella Anedda, Fernando Bandini, Tahar Ben Jelloun, Yves Bonnefoy, Alessandra Bukovaz, Barry Callaghan, Pierluigi Cappello, Maurizio Casagrande, Luciano Cecchinel, George Elliott Clarke, Roberto Cogo, Alessandra Conte, Erika Crosara, Douglas Dunn, Anna Maria Farabbi, Umberto Fiori, Mariangela Gualtieri, Rodolfo Häsler, Ko Un, Paolo Lanaro, Mia Lecomte, Yang Lian, Andrea Longega, Valerio Magrelli, Mario Meléndez, José María Micó, Natalia Molebatsi, Marco Munaro, Titos Patrikios, Alexandra Petrova, Paul Polansky, Fabio Pusterla, Ariadne Radi Cor, Armando Romero, Candelaria Romero, Jacques Roubaud, Edoardo Sanguineti, Juan Ignacio Siles del Valle, Božidar Stanišić, Giovanni Turra Zan, Jesús Urzagasti, Patrizia Valduga, Ida Vallerugo, Anne Waldman, Adam Zagajewski, Silvia Zoico.

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L’ingresso all’incontro di venerdì 7 giugno è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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Dire poesia 2013 è un progetto del Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con L’Officina arte contemporanea di Vicenza, per la cura di Stefano Strazzabosco.

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Per informazioni:

Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza tel. 0444.222101

Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari tel. 800.578875

Blog > https://direpoesia.wordpress.com/

www.comune.vicenza.itwww.palazzomontanari.com

 

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Informazioni per la stampa e accrediti:

Ufficio Stampa > CHARTA BUREAU

Antonio Tosi 349.5384153 – ufficiostampa@charta-bureau.it

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Prima di andarsene da Vicenza, José María Micó ha tenuto una lezione al Liceo “Pigafetta” ed è stato raggiunto e catturato dall’obiettivo di Silvio Lacasella, l’implacabile. Ciao JM!

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L’ultimo incontro di dire poesia ha presentato il poeta José María Micó, accompagnato dalla musica di Massimo Barbiero, Marcella Carboni e Maurizio Brunod, davanti a un pubblico folto e affettuoso.

Pubblichiamo due gallerie di immagini: la prima relativa alla presenza di José María Micó all’Officina, la seconda alla sua lettura a Palazzo Leoni Montanari, preceduta dalle prove dei tre musicisti e dalla visita del poeta alle Gallerie del Palazzo.

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Pubblichiamo l’inedito che ci ha mandato José María Micó: in originale e nella traduzione di Elisa Sartor.

L’incontro con Micó (domani, sabato 18 maggio, Palazzo Leoni Montanari, ore 19.00) è l’ultimo della stagione 2013 e dell’intero ciclo quinquennale di dire poesia. Dopo questa lettura, durante la quale il poeta dialogherà coi musicisti Massimo Barbiero (batteria, percussioni), Marcella Carboni (arpa, loop) e Maurizio Brunod (chitarra, loop), in collaborazione con Vicenza jazz, resterà solo la festa finale all’Officina, venerdì 7 giugno alle 21.00.

In quell’occasione verrà anche presentato il libro che raccoglie tutti gli inediti regalati alla rassegna dai poeti in questi cinque anni. Le attrici Valentina Brusaferro e Martina Pittarello ne leggeranno alcuni.

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TANGO DULCE

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Cuando abro la puerta y tú apareces,

la luz está de más y sobra el tiempo.

 .

Yo sé que tú mañana

serás solo un objeto,

como ahora tendido,

tirado bajo el suelo,

pero ahora respiras

y escucho tu jadeo.

Tu música de oro

desnuda mi silencio.

 .

Cuando abro la puerta y tú apareces,

la luz está de más y sobra el tiempo.

 .

¡Qué ganas de quedarme

sin más caudal que un cuerpo

hecho de tristes trizas,

alegres en tu fuego!

Si me fallan las fuerzas,

tu puñado de huesos

lleva a hombros la carne

que te espera en el lecho.

 .

Cuando abro la puerta y tú apareces,

la luz está de más y sobra el tiempo.

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mico.

TANGO DOLCE

 .

 .

Quando apro la porta e tu mi appari

la luce non mi serve e avanza il tempo.

 .

Lo so che tu domani

sarai solo un oggetto,

sdraiato come ora,

sotto terra disteso,

però adesso respiri

e ascolto il tuo lamento.

La tua musica d’oro

denuda il mio silenzio.

 .

Quando apro la porta e tu mi appari

la luce non mi serve e avanza il tempo.

 .

Che voglia ho di smarrire

tutto me stesso in questo

corpo di bui brandelli

che, in te, brucia allegro!

Se mi sento mancare,

il tuo piccolo scheletro

porta in spalla la carne

che ti aspetta nel letto.

 .

Quando apro la porta e tu mi appari

la luce non mi serve e avanza il tempo.

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Traduzione di Elisa Sartor

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Comunicato Stampa

 

 

Sabato 18 maggio, a Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, il poeta catalano incontra l’ensemble di Massimo Barbiero, Marcella Carboni, Maurizio Brunod, in collaborazione con il festival Vicenza Jazz

DIRE POESIA, L’ULTIMO OSPITE INTERNAZIONALE

È LO SPAGNOLO JOSÉ MARÍA MICÓ

Considerato tra le voci più promettenti della lirica spagnola contemporanea, Micó verrà introdotto da Elisa Sartor

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JoseMariaMico.

 (Vicenza – 15.05.2013)  –  Quella di sabato 18 maggio sarà per Vicenza una vera e propria “festa della cultura”, con appuntamenti in tutta la città che spazieranno dall’arte alla musica alla poesia. Vicenza sarà infatti teatro di una felice concomitanza di eventi: la Notte europea dei Musei, con apertura straordinaria di tutti i musei pubblici e privati, il festival internazionale New Conversations Vicenza Jazz e un nuovo appuntamento di Dire poesia, il mosaico di incontri con i nomi di spicco della poesia nazionale e internazionale contemporanea promosso da Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo.

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Una giornata che entrerà nel vivo alle ore 19.00 a Palazzo Leoni Montanari con l’ultimo ospite di Dire poesia 2013: introdotto da Elisa Sartor, declamerà i propri versi lo spagnolo José María Micó, considerato dalla critica una delle voci più promettenti della lirica iberica contemporanea, filologo, traduttore e professore all’Università Pompeu Fabra di Barcellona. L’incontro vedrà la partecipazione dell’ensemble jazzistico composto da Massimo Barbiero (batteria, percussioni), Marcella Carboni (arpa, loop) e Maurizio Brunod (chitarra, loop), per una serata in collaborazione con il festival internazionale New Conversations Vicenza Jazz. Quella vicentina di Micó sarà una vera e propria performance, integrata dall’interazione con la musica del trio del percussionista piemontese Massimo Barbiero, che non solo sottolineerà le liriche ma anche intermedierà e costruirà una parallela via musicale assieme al chitarrista Maurizio Brunod e all’arpista Marcella Carboni, sulla linea del loro ultimo cd “Kandinsky”.

Lunedì mattina, infine, José María Micó terrà una lezione sulla poesia del Siglo de oro agli studenti di Spagnolo del Liceo “Pigafetta” di Vicenza. La lezione è stata organizzata dalla prof.ssa Delia Bianco grazie alla disponibilità dello stesso Micó.

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José María Micó, catalano, 52 anni, è un uomo di cultura noto e stimato, oltre che per la propria produzione in versi, per aver curato edizioni di classici spagnoli del Cinque e Seicento, per i suoi studi filologici e saggi letterari, e per le sue traduzioni di poesia catalana (Ausiàs March e Jordi de Sant Jordi) e italiana, soprattutto di Ariosto: la sua versione dell’Orlando furioso ha vinto in Spagna il Premio Nazionale per la Traduzione. Attualmente sta lavorando a una nuova traduzione spagnola della Commedia di Dante.

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Dire poesia 2013 è un progetto del Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con L’Officina arte contemporanea di Vicenza, per la cura di Stefano Strazzabosco.

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José María Micó è nato a Barcellona nel 1961 ed è professore ordinario di Letteratura spagnola a l’Universitat Pompeu Fabra, dove dirige il Master in Creazione Letteraria. Ha pubblicato i libri di poesia La espera (1992, Premio Hiperión), Letras para cantar (Pamiela, 1997), Camino de ronda (Tusquets, 1998), Verdades y milongas (DVD, 2002) e La sangre de los fósiles (Tusquets, 2005). Ha vinto di recente il Premio Internazionale di Poesia “Generación del 27” con Caleidoscopio (Madrid, Visor, 2013). È stato tradotto in diverse lingue, tra cui l’italiano (Prima stazione. Poesie scelte 1990-2005, Pagliai Polistampa, Firenze 2008). Ha curato edizioni di classici spagnoli del Cinque e Seicento, ha scritto studi filologici e saggi letterari, e negli ultimi anni si occupa di traduzione di poesia catalana (Ausiàs March e Jordi de Sant Jordi) e italiana, soprattutto di Ariosto: la sua versione dell’Orlando furioso ha vinto in Spagna il Premio Nazionale per la Traduzione. Attualmente lavora a una nuova traduzione spagnola della Commedia di Dante.

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Elisa Sartor è dottore di ricerca dell’Università di Verona e dell’Università di Granada, dove si è specializzata in poesia spagnola contemporanea. Si è occupata di autori della seconda metà del Novecento, tra cui Pablo del Águila, Javier Egea e Luis García Montero, e di forme metriche della tradizione spagnola. Ha curato l’edizione italiana di un quaderno di poesie di José María Micó per i tipi di Sinopia (Ai margini di questi nostri corpi). Attualmente sta lavorando alla traduzione di Blanco Spirituals del poeta Félix Grande.

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Massimo Barbiero (Ivrea, 1963), fondatore dei progetti jazz Enten Eller, Odwalla e Water dreams, è considerato uno dei migliori batteristi italiani. Protagonista di numerose incisioni ben recensite dalla critica nazionale a internazionale, ha collaborato con musicisti come Tim Berne, Billy Cobham, Elton Dean, Markus Stockhausen, Hamid Drake, Alexander Balanescu, Javier Girotto, non trascurando l’insegnamento sul territorio e l’attività di composizione. Con M. Carboni e M. Brunod ha inciso recentemente il cd “Kandinsky”, Splasc(h) 2011, di cui Daniela Floris ha scritto che “è la musica più impalpabile, incorporea e magicamente immateriale che si possa desiderare”.

Marcella Carboni, arpista cagliaritana, si dedica principalmente al jazz, ma ha partecipato anche a progetti cinematografici e teatrali, inoltrandosi nei territori della musica contemporanea ed elettronica, del pop,  del soul. Il suo primo lavoro da solista è “Trame” (Blue Serge, 2010).

Maurizio Brunod (Ivrea, 1968) è un chitarrista e compositore in grado di spaziare dal rock al jazz passando per la musica classica e la world music. Ha inciso cd con varie formazioni e per chitarra sola, partecipando a molti festival in Italia e all’estero. Co-fondatore di Enten Eller, nel 2011 ha avviato il duo con Giovanni Palombo (“Tandem Desàrpa”, F-NET 2011) e quello con il contrabbassista Miroslav Vitous.

 

 

L’ingresso a tutti gli appuntamenti di Dire poesia è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per ogni appuntamento, l’artista Giovanni Turria de L’Officina Arte Contemporanea stamperà una plaquette numerata con un inedito dei poeti, da distribuire  gratuitamente al pubblico. 

Nei luoghi delle letture saranno inoltre disponibili i libri degli autori ospiti di Dire poesia.

 

Per informazioni:

Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza tel. 0444.222101

Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari tel. 800.578875

Blog > https://direpoesia.wordpress.com/

www.comune.vicenza.itwww.palazzomontanari.com

 

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Informazioni per la stampa e accrediti:

Ufficio Stampa > CHARTA BUREAU

Antonio Tosi 349.5384153 – ufficiostampa@charta-bureau.it

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La preparazione dei fogli su cui si stampano gli inediti dei poeti comporta un lavoro articolato in varie fasi. Per dire poesia, molte persone si sono assunte gratuitamente questo compito affascinante, grato al pubblico e agli autori, ma faticoso per il tempo e le energie impiegati.

Ecco alcune foto che documentano l’allestimento dei fogli coi testi di Luciano Cecchinel e di Marco Munaro, prodotti all’Officina grazie alla competenza di Giovanni Turria e alla manodopera dei suoi studenti all’Accademia di Venezia.

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La lettura dei poeti Luciano Cecchinel e Marco Munaro, condotta a voci alternate intorno ai temi del paesaggio, della storia, della lingua e degli affetti, ha dato lustro a due poeti italiani tra i più significativi, entrambi profondamente radicati nel Veneto.

Sappiamo che qualche problema di acustica ha reso più difficili l’ascolto e la concentrazione, specie nelle ultime file. Ne siamo dispiaciuti. D’altra parte, il vestibolo palladiano in cui si è svolta la lettura non era certo stato pensato per ospitare incontri di questo tipo (il salone del piano nobile è chiuso al pubblico per lavori), e l’amplificazione disponeva di casse molto eleganti ma altrettanto obsolete.

Pubblichiamo tre gallerie di immagini: la seconda è di Silvio Lacasella; la terza di Teresa Giffone. Li ringraziamo entrambi.

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Ecco l’inedito di Marco Munaro. Anche questa poesia sarà stampata manualmente all’Officina e distribuita al pubblico presente all’incontro di domani, sabato 4 maggio (Palazzo Chiericati, ore 18.00).

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Mi hai visto? 

 

Venivo dallo Scortico

lungo le rive della tua assenza

e tu eri lì in un bar

dove ero entrato da prima

al buio, baravo e vincevo.

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Mi hai visto? La nobiltà e la tua figura sulla soglia,

la veste dipinta per te

da un pittore sublime che non esiste,

il contorno bianco e nero

acerbo

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Mi hai visto. Cadevo e ricadevo

e mi risvegliavo in un letto

quasi vicino a te

bambino

poi vecchio poi ragazzo sconsolato

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Hai cantato. Una pietra che balza.

Il pavimento a scacchi di una cucina veneziana.

“La mia chioma è sacra”.

Sì mi hai visto. Nove e nove soli,

la volta del cielo scorticata

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Munaro2

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Presentiamo la poesia inedita di Luciano Cecchinel che stamperemo coi torchi a caratteri mobili dell’Officina arte contemporanea.

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foto di Paolo Steffan

foto di Paolo Steffan

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Il più grande delitto è sopravvivere alla morte di un figlio

Luigi Pintor

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Da allora ogni nuova luce
come un lampo pauroso
pulsa fradicia di buio.
Perché provare a vivere
è doverla dimenticare.
E dimenticarla è tradirla.

Anche se mi ripetono
che lei è nella vita,
ogni mia prima cosa senza di lei
è una piccola grande morte.
Come per luci che presto si spengono,
per vivere dover dentro morire.

Ma ci sono anche cose
che non riesco più a fare.
Pure non è per i lampi
malati di luce residua
che ancora vivo.
Perché più muoio, più a lei arrivo.

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