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Posts Tagged ‘chiara spadaro’

qualche altra immagine dell’incontro su La viola di Strauss di e con Luigi Bressan, presso la Cooperativa Insieme di Vicenza, in collaborazione con Di sana pianta:

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qualche foto dell’incontro virtuale con Antonella Anedda presso lo Spazio Voll: queste sono di Marta e di Saverio, che ringraziamo.

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Comunicato stampa

“Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi”: ultimo incontro della rassegna venerdì 16 dicembre con Antonella Anedda.

Dialoga con l’autrice il collettivo Ife: appuntamento alle 18.30, presso lo Spazio Voll

Vicenza. L’ultimo incontro della serie di letture poetiche “Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi”, a cura di Chiara Spadaro e di Stefano Strazzabosco, si conclude venerdì 16 dicembre 2022 con un ultimo incontro con la poeta Antonella Anedda. Alle 18.30, presso lo Spazio Voll (via della Robbia Luca, 19) e in collaborazione con la rassegna “Di sana pianta”, Anedda presenta il libro “Le piante di Darwin e i topi di Leopardi” (Interlinea, 2022): un affascinante saggio sulle affinità di pensiero tra Erasmus Darwin, il nipote Charles e Giacomo Leopardi, all’incrocio fra scienze naturali, filosofia e poesia. L’autrice – che dialogherà con il collettivo vicentino Ife – sarà in collegamento da remoto, ma l’incontro si svolgerà in presenza nello Spazio Voll; l’ingresso è libero.

L’autrice
Antonella Anedda (Anedda Angioy) vive a Roma e in Sardegna. Ha insegnato in università italiane e straniere, e ha collaborato con diverse riviste e giornali. Ha pubblicato le raccolte Residenze invernali (Bulla, 1989 e Crocetti, 1992); Notti di pace occidentale (Donzelli, 1999; Premio Montale); Il catalogo della gioia (Donzelli, 2003); Dal balcone del corpo (Mondadori, 2007); Salva con nome (Mondadori, 2012; Premio Viareggio-Répaci); Historiae (Einaudi, 2018). Per le prose saggistiche e narrative, ricordiamo Cosa sono gli anni (Fazi, 1997); La luce delle cose (Feltrinelli, 2000); La vita dei dettagli (Donzelli, 2009); Isolatria (Laterza, 2013); Geografie (Garzanti, 2021) e Le piante di Darwin e i topi di Leopardi (Interlinea, 2022). Il poeta Jamie McKendrick l’ha tradotta in inglese (Archipelago, 2014; Premio Florio per la traduzione), mentre le sue “libere versioni” o “variazioni” da più lingue sono raccolte in Nomi distanti (Empirìa, 1998 e Aragno, 2020).


Il libro
“Le piante di Darwin e i topi di Leopardi” è il nuovo libro di Antonella Anedda, edito da Interlinea nel 2022, che analizza il mondo animale e naturale a partire dagli studi e dalle ricerche di tre grandi autori come Giacomo Leopardi, Erasmus Darwin e suo nipote Charles. Come scrive Anedda, “Leopardi non nega la scienza ma disprezza la convinzione di possedere una verità assoluta, una scienza infusa. Per questo celebra il ruolo che l’errore “fecondo” gioca nel sapere scientifico. La sua idea di sviluppo della conoscenza non è lineare, il progresso non avanza su binari prestabiliti ma è appunto casuale”. 

Per saperne di più: https://www.interlinea.com/news–le-piante-di-darwin-e-i-topi-di-leopardi-la-natura-secondo-antonella-anedda-881.html.

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che non c’erano, vista la stagione… ma il loro rosso acceso è vibrato nei versi di Gian Mario Villalta, tra gli addobbi curati da Civiltà del Verde, che ringraziamo (nella prima foto, la sig.a Romana Caoduro, che ha dato il benvenuto ai presenti e illustrato le iniziative dell’associazione).

Le immagini di Chiara Spadaro ci restituiscono qualche momento dell’incontro, in una sala fredda ma molto partecipe e attenta.

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A venerdì con Antonella Anedda, in collegamento, presso lo Spazio Voll (via Della Robbia, 19), in collaborazione con “Di sana pianta“, alle 18.30 (ingresso libero).

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Venerdì 16 dicembre alle 18.30, presso lo Spazio Voll (via della Robbia Luca, 19) e in collaborazione con “Di sana pianta”, Antonella Anedda presenta Le piante di Darwin e i topi di Leopardi (Interlinea, 2022): un affascinante saggio sulle affinità di pensiero tra Erasmus Darwin, il nipote Charles e Giacomo Leopardi, all’incrocio fra scienze naturali, filosofia e poesia.

La poeta Antonella Anedda è presente attraverso un collegamento online; il pubblico è presente in sala.

L’ingresso è libero.

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Antonella Anedda (Anedda Angioy) vive a Roma e in Sardegna. Ha insegnato in università italiane e straniere, e ha collaborato con diverse riviste e giornali. Ha pubblicato le raccolte Residenze invernali (Bulla, 1989 e Crocetti, 1992); Notti di pace occidentale (Donzelli, 1999; Premio Montale); Il catalogo della gioia (Donzelli, 2003); Dal balcone del corpo (Mondadori, 2007); Salva con nome (Mondadori, 2012; Premio Viareggio-Répaci); Historiae (Einaudi, 2018). Per le prose saggistiche e narrative, ricordiamo Cosa sono gli anni (Fazi, 1997); La luce delle cose (Feltrinelli, 2000); La vita dei dettagli (Donzelli, 2009); Isolatria (Laterza, 2013); Geografie (Garzanti, 2021) e Le piante di Darwin e i topi di Leopardi (Interlinea, 2022). Il poeta Jamie McKendrick l’ha tradotta in inglese (Archipelago, 2014; Premio Florio per la traduzione), mentre le sue “libere versioni” o “variazioni” da più lingue sono raccolte in Nomi distanti (Empirìa, 1998 e Aragno, 2020).

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Con quest’incontro si conclude la serie di letture di “Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi“, a cura di Chiara Spadaro e di Stefano Strazzabosco.

Grazie a tutte le persone che hanno partecipato, e in primo luogo ai nostri ospiti: Luigi Bressan, Zelda Zanobini, (Luis Vidales ed) Enrico Mitrovich, Fabio Pusterla e Massimo Natale, Agustín Jiménez e Luigi Amara, Gian Mario Villalta e il collettivo Ife.

Ringraziamo anche gli sponsor che ci hanno permesso di organizzare e di portare a compimento la nostra rassegna: la Cooperativa Insieme, la Biblioteca Bertoliana, la ditta SIRCES srl, Meccano 14, EQuiStiamo, Rete Gas Vicenza, Legambiente Vicenza; e i partner Ronzani Editore, ViCult, UnicoMondo, ExOfficina (e il maestro Giovanni Turria).

Infine, grazie anche a Fabio Giaretta e a “Il Giornale di Vicenza“.

Alla prossima?

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Ecco la poesia di Gian Mario Villalta che è stata stampata su carta di pregio dai torchi di Giovanni Turria e sarà regalata ai presenti martedì 13 dicembre (sala dei chiostri di San Lorenzo, ore 18.30).

Più sotto la bella recensione di Fabio Giaretta su Dove sono gli anni, uscita oggi su “Il Giornale di Vicenza“.

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Spargi l’intero lager di larve

di coccinella nell’orto: màngino gli afidi 

parassiti! E la vita si arrangi

a far fuori la vita… Tu tìtiro sta’ steso là 

al sole e riposa biologico disinfestatore: 

godi il tempo sfinito di queste ore

e asciuga il silenzio sotto le palpebre 

attraverso lo schermo sottile del sangue.

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                          È vero, è così in ogni dove: 

il caos del nascere espone sé al nulla, nutre

fuori vista la vita

che preda, stermina, si vendica viva 

della morte che deve. 

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Comunicato stampa

Martedì 13 dicembre alle 18.30, nella sala dei Chiostri di San Lorenzo, Gian Mario Villalta presenta “Dove sono gli anni”

Vicenza. Il penultimo incontro della rassegna “Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi” prevede la presenza del poeta, narratore, saggista e organizzatore culturale Gian Mario Villalta, che leggerà dalla sua più recente raccolta poetica Dove sono gli anni (Garzanti, 2022) e dialogherà con Stefano Strazzabosco.

L’incontro si terrà presso la sala dei Chiostri di San Lorenzo (piazza san Lorenzo, 2).

Dove sono gli anni è una raccolta stratificata e intensa, la cui ultima parte è dedicata al tema della sopravvivenza nell’era dell’antropocene.

Al termine della lettura sarà distribuita gratuitamente ai presenti la poesia Vista la vita, stampata dai torchi di Giovanni Turria in pochi esemplari su carta di pregio.

L’ingresso, come sempre, è libero.

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L’autore

Gian Mario Villalta (Visinale, 1959) è poeta, narratore, saggista, insegnante. Dal 2002 è direttore artistico di pordenonelegge. Ha pubblicato le raccolte di poesia Traccia (Niemandswort, 1982); Limbo (Nuova Compagnia Editrice, 1988); Altro che storie! (Campanotto, 1988; Premio S. Vito al Tagliamento); L’erba in tasca (Scheiwiller. 1992; Premio Laura Nobile); Vose de Vose/ Voce di voci (Campanotto, 1995 e 2009; Premio Lanciano); Malcerti animali, in Terzo quaderno italiano, (Guerini e Associati, 1992); Nel buio degli alberi (Circolo culturale di Meduno, 2001); Revoltà (Biblioteca Civica di Pordenone, 2003); Vedere al buio (Sossella, 2007); Vanità della mente (Mondadori, 2011; Premio Viareggio); Telepatia (LietoColle-pordenonelegge, 2016; Premio Carducci); Il scappamorte (Amos A27, 2019; Premio Latisana); Dove sono gli anni (Garzanti, 2022). Per la narrativa, ricordiamo almeno: Un dolore riconoscente (Transeuropa, 2000); Tuo figlio (Mondadori, 2004; Premi Napoli, Vittorini, Fenice Europa, Chambéry); Vita della mia vita (Mondadori, 2006); Alla fine di un’infanzia felice (Mondadori, 2013); Satyricon 2.0 (Mondadori, 2014); Bestia da latte (SEM, 2018); Parlare al buio (SEM, 2022). Per la saggistica: La costanza del vocativo. Lettura della “trilogia” di Andrea Zanzotto (Guerini e Associati, 1992); Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea (Rizzoli, 2005); Padroni a casa nostra (Mondadori, 2009). Ha curato gli Scritti sulla letteratura di A. Zanzotto (Mondadori, 2001) e insieme a S. Dal Bianco, dello stesso autore, Le Poesie e prose scelte (Mondadori, 1999). Le sue opere sono state tradotte in francese, inglese, sloveno, serbo, russo e olandese.

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Ieri l’incontro a distanza coi poeti Agustín Jiménez, autore di Wirikuta, e Luigi Amara, collegati entrambi da Città del Messico, è stato interrotto da un attacco hacker che ha gelato il pubblico (e gli organizzatori); dopo qualche minuto, grazie agli interventi di Chiara Spadaro e di Elena Imbrunito, l’attacco è stato respinto e la presentazione del libro è potuta proseguire.

Il collegamento Zoom che è stato usato era dell’Università di Padova, e si pensava fosse sicuro, oltre a garantire una durata senza limiti di tempo. Purtroppo il fatto che fosse aperto a tutti lo ha reso vulnerabile: siamo desolati per quanto è accaduto e ce ne scusiamo.

Dopo l’interruzione, Agustín Jiménez e Luigi Amara hanno raccontato la genesi del libro, la sua specificità nel panorama della poesia contemporanea e le rispettive esperienze nel deserto del Catorce. Sono state lette varie stanze o lasse, ed è stato chiarito cosa sono i cerbiatti azzurri, come si “cacciano” e qual è il rapporto che gli huicholes sentono di avere con la natura, e in particolare col loro luogo più sacro, Wirikuta, dove il mondo sta sempre nascendo.

Quindi sono stati distribuiti i foglietti con l’inedito Axolotl, stampato dai torchi di Giovanni Turria.

Ringraziamo Francesco Truglio e Francesco Marangoni per l’assistenza tecnica, e tutti gli amici di Porto Burci per l’ospitalità; ringraziamo Giulio Todescan di Imboscate per il caloroso benvenuto agli ospiti; e ringraziamo tutte le persone che sono venute e quelle si sono collegate da remoto.

Cactus.

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(foto di Chiara Spadaro)

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Comunicato stampa

Wirikuta a Porto Burci

Vicenza. Dopo quattro incontri con poeti nel mese di novembre, la rassegna “Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi” prosegue con altre tre serate in dicembre e per la prima, mercoledì 7 dicembre 2022, si unisce alla rassegna “Imboscate” promossa da Lies, ife.collective e Porto Burci.

Alle 18.30, a Porto Burci, si partirà per un viaggio poetico nel deserto messicano del Catorce: Agustín Jiménez presenta il suo ultimo libro, Wirikuta, pubblicato da La Vencedora quest’anno in edizione bilingue, italiano e spagnolo, con un epilogo di Luigi Amara e una foto di Nicola Lorusso (lavencedorablog.wordpress.com/le-novita).

Scritto come fosse una lunga cantilena cadenzata o una preghiera, ci trasporta in quel deserto sacro agli huicholes del nord del Messico, popolato di ineffabili cerbiatti azzurri (i cactus jícuri sacri agli dei). 

L’autore Agustín Jiménez si collegherà online da Città del Messico insieme al poeta Luigi Amara; la presentazione sarà facilitata e tradotta da Stefano Strazzabosco. Per l’occasione, Jiménez ha mandato una poesia inedita, “Axolotl”, che è stata stampata dai torchi di Giovanni Turria e sarà distribuita gratuitamente a chi parteciperà all’incontro.


L’ingresso è libero e per chi volesse sarà possibile anche collegarsi online tramite la piattaforma Zoom:

Argomento: Wirikuta
Ora: 7 dic 2022 18:20 Roma

Entra nella riunione in Zoom
https://unipd.zoom.us/j/83905792073?pwd=d0JkZWFSK1o5RUNIWFJSbEdMWFdNQT09

ID riunione: 839 0579 2073
Passcode: 896321

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L’autore


Agustín Jiménez (Città del Messico, 1955) è poeta, narratore, saggista, giornalista, bibliofilo e libraio. Ha coordinato supplementi culturali e pubblicato articoli di letteratura, arte, folclore e altro. Tra i suoi libri ricordiamo: Para distraer a Epifanio (Unam, 1996); Breve combate de inoportuna muerte (Verdehalago, 1999 ed Ediciones Ulises, 2017); Hay que tener paciencia para mirar un lirio blanco (Verdehalago, 1999); Antigua tabla de demonios (Torre de Lulio, 2002); A golpes de cabala Xilitla (Ediciones Lulio cartonero, 2006; Premio Nazionale di Poesia Efraín Huerta); Camino del haiku (El Tucán de Virginia, 2014; Premio Internazionale della Fondazione Giappone in Messico); Cantos para una dama huichola (La Vencedora, 2016); Los malandrines (La Torre de Lulio, 2021; con illustrazioni di Santiago Ulises Jiménez Ocegueda e uno scritto di Stefano Strazzabosco); Wirikuta (La Vencedora, 2022). Ha pubblicato anche libri per l’infanzia e ha collaborato col Circo Atayde per un progetto basato sulle grecherìe di Ramón Gómez de la Serna. Vive a Città del Messico, dove gestisce la libreria La Torre de Lulio.

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Ecco l’inedito che ci ha mandato il poeta Agustín Jiménez in vista dell’incontro on-line del prossimo mercoledì 7 dicembre (Porto Burci, ore 18.30), quando con Luigi Amara – sempre in collegamento da Città del Messico – presenteremo il libro Wirikuta (La Vencedora, 2022).

La parola axolotl identifica un anfibio (Ambystoma mexicanum; si pronunica “asciolòtl”) a grave rischio di estinzione per fattori come la pesca, l’inquinamento e la perdita del proprio habitat. Peraltro, questa sorta di salamandra è piuttosto affascinante:

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AXOLOTL

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En días de niebla,

dioses del arcoíris:

son ajolotes.

*

AXOLOTL

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Nei giorni di nebbia,

dèi dell’arcobaleno:

sono axolotl.

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Come sempre, il foglietto con la poesia Axolotl stampata dai torchi di Giovanni Turria sarà distribuito gratuitamente a chi parteciperà all’incontro (fino all’esaurimento delle copie disponibili):

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Infine, chi volesse partecipare alla presentazione da remoto, può farlo collegandosi qui:

Argomento: Wirikuta
Ora: 7 dic 2022 18:20 Roma

Entra nella riunione in Zoom
https://unipd.zoom.us/j/83905792073?pwd=d0JkZWFSK1o5RUNIWFJSbEdMWFdNQT09

ID riunione: 839 0579 2073
Passcode: 896321

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La salamandra axolotl | Fatti e curiosità! - FocusJunior.it

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