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Posts Tagged ‘dire poesia 2013’

L’ultimo appuntamento di dire poesia 2013 si è consumato nel clima informale dell’Officina arte contemporanea, dove molti amici, poeti, traduttori, artisti, curiosi, semplici conoscenti e assoluti sconosciuti sono venuti a chiudere festosamente con noi il ciclo quinquennale di incontri, ad ascoltare Valentina Brusaferro, Martina Pittarello e Gianluigi Igi Meggiorin, a bere uno o due bicchieri (tra cui lo strepitoso Amaro Nonino servito con ghiaccio e arance Navel, omaggio di Antonella Nonino a dire poesia) e a sfogliare il libro-antologia-catalogo Memoria del futuro: dire poesia a Vicenza (2009-2013):

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Memoria del futuro

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Pubblichiamo qualche immagine della serata. Più avanti forniremo informazioni sulla reperibilità del libro, nonché su questo blog così propenso ad assopirsi in modo brusco e incontrollato (narcolessia?).

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Altre immagini nel blog di Teresa Francesca Giffone.

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In questo caso di un verso solo, quello che ci ha dato Ko Un (il Giornale di Vicenza di oggi pubblica un’intervista col grande poeta coreano ospite di dire poesia 2013).

Ecco le immagini di alcune fasi di lavorazione della plaquette distribuita al pubblico.

I ragazzi di queste foto, coordinati dal prof. Giovanni Turria, frequentano il corso “Tecniche e procedimenti di stampa” dell’Accademia di Venezia.

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Ecco l’inedito che il poeta Ko Un ci ha mandato per le consuete, preziosissime plaquette di dire poesia.

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testo Ko Un per plaquette Vicenza 001

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La traduzione è di Vincenza D’Urso, che introdurrà Ko Un nella sua lettura di domani, mercoledì 24 aprile, alle ore 18.00, presso l’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza.

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Di passaggio

Voglio inchinarmi al villaggio lontano nella densa nebbia della sera.

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Comunicato Stampa

 

 

Mercoledì 24 aprile, all’Odeo del Teatro Olimpico, la rassegna promossa da Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo ospita il poliedrico artista sudcoreano,  una delle figure più conosciute e stimate a livello internazionale

DIRE POESIA, A VICENZA IL CANDIDATO

AL NOBEL PER LA LETTERATURA KO UN

Poeta, saggista, narratore, traduttore, pittore, personalità di grande levatura

civile e morale, e fautore della riunificazione delle due Coree, Ko Un verrà introdotto dalla docente e traduttrice Vincenza D’Urso

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ko un2

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(Vicenza – 12.04.2013)  –  Una personalità poliedrica, poeta, scrittore, saggista, autore teatrale, narratore, traduttore, critico letterario e pittore, ma anche uomo di grande valenza storico-politica, legato al movimento per la riunificazione delle due Coree, alla battaglia per la democratizzazione del paese e alla difesa dei diritti umani: il sudcoreano Ko Un sarà l’ospite d’eccezione, mercoledì 24 aprile (ore 18.00) all’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza, del quarto appuntamento di Dire poesia 2013, il mosaico di incontri con i nomi di spicco della poesia nazionale e internazionale contemporanea promosso dal Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo.

Più volte candidato per il suo paese al Premio Nobel per la Letteratura, ex monaco e priore buddista, ex prigioniero politico in più occasioni, l’ottantenne Ko Un è una delle voci più importanti della Corea contemporanea e figura stimata a livello internazionale, come dimostra l’invito, nel 2000, a declamare i suoi versi a New York in occasione del Millennium World Peace Summit of Religious and Spiritual Leaders davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Versi che Ko Un reciterà per il pubblico vicentino mercoledì 24 aprile, scegliendoli da una produzione vastissima. L’artista sudcoreano ha cantato di moltissimi temi, iniziando nei primi anni ‘50 con liriche contrassegnate da una forte manifestazione sensuale di intensità verbale. Molto spesso, le sue poesie sono ispirate dalla visione di scorci di paesaggi, immerse in ricordi fugaci. La sua più straordinaria impresa poetica ad oggi è il Maninbo (Ten Thousand Lives, ovvero Diecimila vite), serie giunta al volume 23, nella quale Ko Un rievoca ogni persona da lui conosciuta o incontrata nel corso delle sue conferenze.

I suoi versi colpiscono immediatamente chi ha il piacere di leggerli o ascoltarli: i significati del vivere – il tempo, l’amore, la nascita, la morte, la natura – diventano il ritmo e al contempo l’eco del fluire esistenziale, il linguaggio diviene la sorgente del significato, che si manifesta prima dell’atto stesso della parola.

L’appuntamento di mercoledì 24 aprile è in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari e il King Sejong Institute di Venezia. Ko Un verrà introdotto da Vincenza D’Urso, traduttrice e docente di Lingua e Letteratura coreana a Ca’ Foscari.

Dire poesia 2013 è un progetto del Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con L’Officina arte contemporanea di Vicenza, per la cura di Stefano Strazzabosco.

 

L’ingresso a tutti gli appuntamenti di Dire poesia è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per ogni appuntamento, l’artista Giovanni Turria de L’Officina Arte Contemporanea stamperà una plaquette numerata con un inedito dei poeti, da distribuire  gratuitamente al pubblico. 

Nei luoghi delle letture saranno inoltre disponibili i libri degli autori ospiti di Dire poesia.

Per informazioni:

Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza tel. 0444.222101

Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari tel. 800.578875

Blog > https://direpoesia.wordpress.com/

www.comune.vicenza.itwww.palazzomontanari.com

 

 

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Informazioni per la stampa e accrediti:

Ufficio Stampa > CHARTA BUREAU

Antonio Tosi 349.5384153 – ufficiostampa@charta-bureau.it

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Le parole di Pierluigi Cappello hanno affascinato e commosso il pubblico di dire poesia 2013, lasciando un segno profondo nella storia della rassegna.

Introdotto dall’amico e poeta Maurizio Casagrande, Cappello ha raccontato le suggestioni che lo hanno condotto, adolescente, a leggere e a scrivere poesia, per poi recitare una serie di testi tratti sia da Assetto di volo sia da Mandate a dire all’imperatore, i suoi due libri andati esauriti nel piccolo punto vendita di Palazzo Leoni Montanari.

Pubblichiamo vartie foto della lettura e dei momenti che l’hanno preceduta e seguita. La prima galleria di immagini è di Silvio Lacasella, che ringraziamo.

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Giovanni Turria, in questo caso il prof. Giovanni Turria del corso di “Tecniche e procedimenti di stampa” presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, ha documentato il lavoro compiuto dai suoi studenti per la composizione e la stampa del testo inviatoci da Pierluigi Cappello, che pubblicheremo tra poco.

Per riuscire a comporre, verificare, stampare, allestire e imbustare il tutto in soli due giorni, i ragazzi hanno dovuto addirittura saltare il pranzo; ma, dice il loro docente, si sono appassionati sia all’antica tecnica di composizione coi caratteri di piombo, sia all’emozionante poesia di Cappello.

L’esperienza è stata possibile grazie alla supervisione del maestro tipografo Bruno Miola e al coordinamento di Marita Dante. A loro, al maestro Turria e a questi splendidi ragazzi vanno anche i nostri più ammirati ringraziamenti.

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Comunicato Stampa

 

 

Il poeta di Gemona del Friuli (UD), sarà ospite mercoledì 17 aprile a Palazzo Leoni Montanari per il terzo appuntamento della rassegna promossa da Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo

DIRE POESIA “TORNA” IN ITALIA CON IL

FRIULANO PIERLUIGI CAPPELLO

 Considerato uno dei più grandi poeti italiani contemporanei,

Cappello ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio

Viareggio-Rèpaci. Introduce la serata il poeta, critico

e saggista padovano Maurizio Casagrande

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Pierluigi Cappello (dx) con Maurizio Casagrande

Pierluigi Cappello (dx) con Maurizio Casagrande

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(Vicenza – 12.04.2013)  –  Dopo l’appuntamento con il canadese Barry Callaghan, dire poesia 2013, il mosaico di incontri con i nomi di spicco della poesia nazionale e internazionale contemporanea promosso dal Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, “torna” in Italia e lo fa ospitando uno dei nostri più grandi poeti contemporanei, il friulano Pierluigi Cappello. Cappello, che con i propri versi incontrerà il pubblico mercoledì 17 aprile a Palazzo Leoni Montanari (ore 18.00), è uno di quei poeti che vive nelle sue opere l’esperienza del “doppio”, scrivendo in friulano e in italiano, per dare vita a “un mondo che va cantato, nella sua prepotente e sensitiva natura, nell’eco delle voci e nell’ombra dei volti e nella traversia delle cose che contano, con trasporto amoroso e con tenace patire”, come recitano le motivazioni con cui gli è stato assegnato il prestigioso Premio Viareggio-Rèpaci nel 2010. Nelle sue liriche la memoria diventa un binario fondamentale da percorrere, priva però di nostalgia, ma che assume la forza del ricordo lucido da investigare e in cui scavare, per trarne insegnamenti ed esperienza. Un’esperienza che talvolta si fa dolore, dello spirito e della carne, una condizione che per Pierluigi Cappello è divenuta dura realtà, dopo che nel 1983, a soli 16 anni, un maledetto incidente lo ha costretto su una sedia a rotelle.

Cappello, che attualmente è impegnato in un’intensa attività artistica e di divulgazione della poesia contemporanea anche nelle scuole e nelle università, sarà introdotto dal padovano Maurizio Casagrande, autore di saggi critici, recensioni, interventi, racconti e liriche apparsi su numerosi periodici e riviste, e già ospite nella sezione “Off” dell’edizione 2011 di Dire poesia.

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Dire poesia 2013 è un progetto del Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con L’Officina arte contemporanea di Vicenza, per la cura di Stefano Strazzabosco.

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Pierluigi Cappello è nato a Gemona del Friuli (Udine) nel 1967, ma è originario di Chiusaforte dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Attualmente vive a Tricesimo, dove è impegnato in un’intensa attività artistica e di divulgazione della poesia contemporanea anche nelle scuole e all’università. Con altri poeti della sua regione ha fondato nel 1999 e ha diretto per qualche tempo la collana di poesia “La barca di Babele” che, edita dal Circolo Culturale di Meduno, accoglie e diffonde autori significativi di area veneta, triestina e friulana. Ha pubblicato i seguenti libri di poesie: Le nebbie (Campanotto, Pasian di Prato 1994 e 2003), La misura dell’erba (Gallino, Milano 1998), Amôrs (Campanotto, Pasian di Prato 1999), Il me Donzel (Boetti, Mondovì 1999; premi Città di San Vito al Tagliamento e Lanciano-Mario Sansone), Dentro Gerico (Circolo Culturale di Meduno, Meduno 2002). Con Dittico (Liboà, Dogliani 2004) ha vinto il premio Montale Europa. Assetto di volo (Crocetti, Milano 2006), che riunisce gran parte dei suoi versi, è stato vincitore dei premi Pisa (2006) e Bagutta Opera Prima (2007). Nel 2008 ha pubblicato la sua prima raccolta di prose e interventi intitolata Il dio del mare (Lineadaria, Biella 2008). Nel maggio 2010 pubblica Mandate a dire all’imperatore (Crocetti, Milano 2010), col quale vince il premio Viareggio-Rèpaci. Sue poesie sono inoltre apparse in numerose riviste e antologie. Ha tradotto in friulano, tra gli altri, Vicente Aleixandre, Arthur Rimbaud, Carlos Montemayor; il suo ultimo lavoro di traduzione è Rondeau. Venti variazioni d’autore (Forum, Udine 2011). Nel 2012 il presidente Giorgio Napolitano gli ha conferito il prestigioso premio Vittorio De Sica.

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Maurizio Casagrande è nato a Padova nel 1961 e insegna Lettere nelle scuole superiori. Dopo la laurea in Filosofia ha maturato interesse per la letteratura e la poesia occupandosi, in sede critica, di poeti e scrittori contemporanei. I suoi scritti – saggi critici, recensioni, interventi, racconti, liriche – sono apparsi su numerosi periodici e riviste, quali Atelier, La Battana, Tratti, La Clessidra, Madrugada, L’Ippogrifo, Il Gabellino, Voltri Oggi, AltroVerso, Oltre, Yale Italian Poetry, Hortus, Daemon. Suoi contributi, inoltre, sono presenti nei volumi Tomizza e noi (Atti della seconda edizione del Convegno di studi su Fulvio Tomizza, Umago 2001), Da Rimbaud a Rimbaud (Il Ponte del Sale, Rovigo 2004), I Surrealisti francesi (Stampa Alternativa, Viterbo 2004). È membro fondatore dell’Associazione per la poesia “Il Ponte del Sale” di Rovigo, per la quale ha curato nel 2006 il libro di interviste In un gorgo di fedeltà. Dialoghi con venti poeti italiani (con fotografie di Arcangelo Piai). Nel gennaio 2011 è uscito il suo primo libro di poesie, Sofegón carogna (prefazione di Luigi Bressan, Il Ponte del Sale, Rovigo). Per le edizioni “Cofine” di Roma sta lavorando, con Matteo Vercesi, ad un’antologia di 16 poeti in dialetto del Veneto, a cavallo fra XX e XXI secolo.

 

L’ingresso a tutti gli appuntamenti di Dire poesia è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Ad ogni appuntamento, l’artista Giovanni Turria de L’Officina Arte Contemporanea stamperà una plaquette numerata con un inedito dei poeti, da distribuire  gratuitamente al pubblico. 

Nei luoghi delle letture saranno inoltre disponibili i libri degli autori ospiti di Dire poesia.

Per informazioni:

Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza tel. 0444.222101

Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari tel. 800.578875

Blog > https://direpoesia.wordpress.com/

www.comune.vicenza.itwww.palazzomontanari.com

 

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Antonio Tosi 349.5384153 – ufficiostampa@charta-bureau.it

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Barry Callaghan ritrova un vecchio amico

Barry Callaghan ritrova un vecchio amico

In modo rocambolesco, ieri Mr. Hogg è riemerso a Vicenza, precisamente nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino.

L’evento si è prodotto poco dopo l’arrivo in città di Barry Callaghan, che di Mr. Hogg è una sorta di padre putativo e di poetico mentore.

Documentiamo il passaggio di Barry Callaghan per l’Officina e per la prestigiosa Sala degli Stucchi, insieme alla prof.ssa Carla Pezzini Plevano, che ha introdotto e tradotto il poeta, e ad altri transeunti più e meno noti.

Non ci è stato possibile, invece, registrare tracce o immagini di Mr. Hogg, ma il pubblico che ha seguito l’incontro può senza dubbio confermarne la fugace e memorabile epifania.

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Ci spiace dover informare che, contrariamente a quanto previsto, l’8 aprile Bernard Noel non potrà essere a Vicenza.

Al suo posto verrà invece il poeta anglo-canadese Barry Callaghan, di cui pubblichiamo un breve profilo qui sotto.

Il compito di introdurre la poesia di Callaghan al pubblico di Vicenza è stato affidato a Carla Pezzini Plevano, che ha già tradotto varie sue opere narrative.

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Callaghan

Barry Callaghan in una foto di qualche anno fa

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BARRY CALLAGHAN (Toronto 1937) è poeta, romanziere, giornalista, traduttore ed editore. È rappresentato in ogni importante antologia di letteratura canadese e le sue opere sono state tradotte in diverse lingue. Come giornalista, ha diretto vari documentari e intervistato figure di spicco come Golda Mayer e re Hussein di Giordania, venendo anche incarcerato in Sud Africa nel 1976. Per il suo lavoro ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui sette National Magazine Awards e il Toronto Arts Award in Canada, oltre che  il Lowell Thomas Award e il CBC Prize per la narrativa negli Stati Uniti.

Ha pubblicato traduzioni di poeti francesi, serbi e lettoni ed è stato “writer in residence” nelle università  di Roma, Venezia, Bologna e Città del Messico. È stato corrispondente di guerra in Medio Oriente e in Africa negli anni ’70 e nello stesso periodo ha creato la casa editrice Exile Edition con cui ha iniziato tra l’altro la pubblicazione della rivista letteraria quadrimestrale Exile, di fama internazionale. È stato docente di letteratura contemporanea alla York University di Toronto, di cui è ora professore emerito e “Distinguished Scholar”. L’Università di New York e l’Università di Guelph in Canada gli hanno conferito la laurea in Lettere honoris causa, rispettivamente nel 1999 e nel 2002.

Le sue opere comprendono: The Hogg Poems and Drawings (1978), As Close as We Came (1982), The Black Queen Stories (1982), Seven Last Words (1983), The Way the Angel Spreads Her Wings (1989), Stone Blind Love (1989), Canadian Travellers in Italy (1989), Lords of Winter and of Love: A Book of Canadian Love Poems in English and French (1993), When Things Get Worse (1993), A Kiss is Still a Kiss (1995), Barrelhouse Kings (1998), Between Trains (2007), Beside Still Waters (2009).

In italiano sono stati pubblicati la raccolta di racconti A Kiss is Still a Kiss (Dipartimento di Studi Anglo-Americani e Ibero-Americani, Università Ca’ Foscari, Venezia 1999), i due romanzi brevi Niente è solo l’eco di sempre (Cosmo Iannone Editore, Isernia 2003) e Di male in peggio (ibidem, 2004), il memoir sulla figura del padre Morley, scrittore anch’egli, Re delle bettole (ibidem, 2008) e l’antologia poetica Hogg (a cura di B. Gorjup e F. Valente, Opere su carta di E. Cucchi, Longo Editore, Ravenna 2013). Questa raccolta è una sequenza di testi che narrano la ricerca semi-religiosa del protagonista, Hogg, sospeso tra Gerusalemme e Toronto, passione e storia, identità da conquistare e convenzioni da perdere. Dopo una discesa negli inferi della metropolitana di Toronto, il protagonista si congeda dal lettore con un’altra coscienza di sé, recuperando almeno in parte le sue radici attraverso l’esercizio della poesia.

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CARLA PEZZINI PLEVANO è stata insegnante di Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo Lioy di Vicenza. È stata Presidente dell’Associazione Italo-britannica di Vicenza ed è socia dell’Ateneo Veneto e del Pen Club Italia. Ha tradotto in italiano autori inglesi, americani e italo-canadesi, tra cui Marina Warner, Frank Lloyd Wright, Leon Rooke, Margaret Atwood, Marshall McLuhan e Northrop Frye. Di Barry Callaghan ha tradotto i due romanzi brevi Niente è solo l’eco di sempre e Di male in peggio, oltre al memoir Re delle bettole.

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Davanti al pubblico attento che ha riempito il Salone di Apollo di Palazzo Leoni Montanari, Antonella Anedda ha letto i suoi versi intensi portando finalmente la primavera in città e inaugurando nel migliore dei modi dire poesia 2013.

Pubblichiamo qualche foto del suo passaggio all’Officina per la firma dei fogli dell’inedito; nelle immagini si riconoscono anche Stefano Guglielmin, che ha introdotto magistralmente la lettura, Romina Elia, Giovanni Turria, Stefano Strazzabosco. Seguono altre foto dell’incontro a Palazzo Leoni Montanari.

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