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Posts Tagged ‘il ponte del sale’

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Il Giornale di Vicenza, martedì 12 dicembre 2023 (grazie, Milena Nebbia).

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Oggi, ore 18.00, Incipit (via Ponti di Debba, 5 – Vicenza)

Ingresso libero con maglioni e giacche calde.

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…c’è stato? non c’è stato…? per saperne di più:

Notte di luna nuova, possiamo parlarne indisturbati.

Ingresso libero, ma ben coperti perché dentro fa freddino.

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Graziella da Gioz: https://www.dagioz.com/

Incipit: https://www.facebook.com/incipit.arte/

Il Ponte del Sale: https://ilpontedelsale.com/

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L’altra sera lo spazio della & Art Gallery, accogliente e ospitale, si è riempito di persone per ascoltare i versi di Zelda Zanobini, che sembravano risuonare coi quadri appesi alle pareti. Marco Munaro, oltre a introdurre, ha letto ampi stralci del libro, alternandosi con la stessa Zelda e con Stefano Strazzabosco. Chiara Spadaro ha dato il benvenuto agli ospiti e ha spiegato in che modo Non era l’ombra di niente si inserisce nel tracciato di Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi. Il pubblico è intervenuto con domande e commenti. A tutti i presenti è stato regalato il foglietto stampato coi torchi a mano di Giovanni Turria che riproduce l’inedito mandatoci dall’Autrice, Notte.

Le foto che pubblichiamo sono state scattate da Fiorenzo Zancan (prima galleria) e da Chiara Spadaro.

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Comunicato stampa
“Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi”

Seconda tappa della rassegna di letture poetiche il 18 novembre, alle 18.30 da & Art Gallery, con Zelda Zanobini 

Ingresso libero

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Vicenza. Dopo la grande partecipazione alla prima serata in cooperativa Insieme con il poeta Luigi Bressan, prosegue a Vicenza la rassegna di incontri con poeti a Vicenza “Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi” (un verso di Patrizia Cavalli da Vita meravigliosa, Einaudi, 2021), curata da Chiara Spadaro e da Stefano Strazzabosco. 

Il secondo incontro è venerdì 18 novembre 2022 alle ore 18.30, nello spazio di & Art Gallery (contra’ Frasche del gambero, 17): la poeta Zelda Zanobini presenta il suo Non era l’ombra di niente (Il Ponte del Sale, 2022) insieme a Marco Munaro, poeta e creatore della casa editrice Il Ponte del Sale di Rovigo. Il libro è un assemblaggio di vari lavori poetici sull’ecologia dei sentimenti e sulle relazioni che ne scaturiscono, e insieme una chiamata e una protesta.

Durante l’incontro sarà donata ai partecipanti la poesia inedita di Zelda Zanobini, “Notte”, stampata artigianalmente dai torchi di Giovanni Turria.

L’autrice

Zelda Zanobini è nata nel 1963 a Pisa, dove si è laureata in Ingegneria. Dal 1989 lavora nell’Industria. Risiede a Firenze ma opera altrove, principalmente in Veneto. Nel 2006 la rivista “Semicerchio” ha pubblicato alcune sue poesie; negli anni successivi altri testi poetici e narrativi sono stati inclusi in varie pubblicazioni. Nel 2020 ha partecipato al progetto Oikos. Poeti per il futuro (Mimesis). Nel 2021 è uscita la sua prima raccolta, Bianco (Transeuropa).

“Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi” è una rassegna di poesia itinerante nella città di Vicenza fino al 16 dicembre 2022. I poeti e le poete ospiti proporranno letture dai loro libri usciti quest’anno, intorno al tema degli ecosistemi in un mondo minacciato e instabile, ovvero del rapporto tra l’umano e il sovrumano (libera traduzione di “more-than-human”, l’intreccio multispecie in cui non siamo più i soli a dettare le regole del rapporto tra natura e cultura).

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Ecco la poesia inedita di Zelda Zanobini che sarà stampata dai torchi di Giovanni Turria e distribuita gratuitamente a chi verrà all’incontro di venerdì 18 novembre (ore 18.30) presso lo spazio della & Art Gallery di Vicenza, in Contra’ Frasche del Gambero 17.

Introduce il poeta Marco Munaro, creatore della casa editrice Il Ponte del Sale di Rovigo, che ha pubblicato Non era l’ombra di niente (2022).

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Tante persone l’altra sera per ascoltare Luigi Bressan, come si intuisce dalle foto di Chiara Spadaro; e un’atmosfera attenta, accogliente e calda.

Grazie a Francesca Battaglia (cooperativa Insieme) e a Chiara Bortoli (Di sana pianta, Artemis), e grazie a tutte le persone che sono venute all’incontro.

Il prossimo appuntamento è con Zelda Zanobini (Non era l’ombra di niente, Il Ponte del Sale, Rovigo 2022) e Marco Munaro, venerdì 18 Novembre alle 18.30, presso lo spazio della & Art Gallery (contra’ Frasche del Gambero, 17 – Vicenza).

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Mi chiedi un figlio. Ovvero: come un dono

di carta colmo d’acqua, l’animale

che non posa sui rami e non sprofonda,

lama che divide le spighe

dai gambi, e il portatore sottopelle

di radici che ignora. La creatura

che stancherà i tuoi muscoli

fino a conoscerne ciascuno

e a tramandarti viva, ma staccato

il tuo viso da te come un affresco

mentre tu diventi muro. Mi chiedi

un figlio, dici, perché questo imbuto

che sentiamo d’essere, soffocato

di sabbia bagnata e muto benché

nutrito di tutte le parole

e d’altro ancora, restituisca infine

un granello alla terra, a tutti i libri

almeno una sillaba.

 

da Isacco Turina, I destini minori, Il Ponte del Sale, Rovigo 2017; p. 11.

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Sono stato qui, io?

Sono stato qui?

Dentro questo vapore d’anni,

a cercarmi?

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Questi versi di Pierluigi Cappello (da Azzurro elementare, Rizzoli 2013, p. 124) hanno inaugurato la prima lettura della rassegna Osteria n. 8 presso l’Osteria del Cane Barbino di Anna Indri Raselli, a Vicenza.

L’incontro, dedicato a Pierluigi e a Olol Jackson, ha visto Paolo Lanaro e Luciano Caniato leggere e commentare le loro poesie, davanti a un pubblico molto attento che ha riempito ogni angolo.

Felicemente, ieri sera osteria ha rimato con poesia.

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Ora che tutto annaspa e si restringe

e ogni cosa si riduce solo

a ciò che abbiamo amato, ovunque

sia quel tuo fluire inquieto, menda

 

la memoria e dimmi quanto vale

l’ombra mia che è dentro la tua storia,

se, come la tua, spesso ritorna

dai perduti intrichi dove nulla

 

spare mai, nulla s’incrina. Dimmi

se un’ora sveglia il mio salire, se

il filo che avvolge quel che siamo

 

lega un po’ di quel barbaglio all’oggi,

se ogni tanto una parola antica

picchia col rostro ai vetri del tuo salso.

 

Luciano Caniato, da L’ombra della cosa, Il Ponte del Sale, Rovigo 2017; p. 31.

 

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Osteria n. 8 / 1: Luciano Caniato e Paolo Lanaro

Il primo dei quattro incontri della rassegna di poesia contemporanea “Osteria n. 8” vede protagonisti due maestri di quell’arte della parola e dell’emozione che può essere la poesia: lo scledense (ma vicentino d’adozione) Paolo Lanaro; il polesano, ma cresciuto e vissuto a Conegliano, Luciano Caniato.

Lanaro e Caniato, pressoché coetanei (sono nati rispettivamente nel 1948 e nel 1946), hanno esordito negli stessi anni (1981 e 1980), hanno pubblicato entrambi raccolte di poesia e scritti d’altra natura (Lanaro saggi e prose narrative, Caniato studi storici e letterari) e hanno libri recenti da cui leggere: per Paolo Lanaro, la Rubrica degli inverni (Marcos y Marcos, 2016) che è stata finalista in questo mese al Premio Viareggio, per Luciano Caniato L’ombra della cosa, una raccolta di sonetti amorosi in assenza appena uscita per le edizioni de Il Ponte del Sale di Rovigo.

La doppia lettura, introdotta da Stefano Strazzabosco, viene ospitata dall’Osteria del Cane Barbino di Anna Indri Raselli domenica 1 ottobre alle 18.00.

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili e con consumazione (piacevolmente: siamo in un’osteria) obbligatoria.

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PAOLO LANARO è nato a Schio nel 1948 e vive a Vicenza. Ha insegnato nelle scuole superiori. Ha pubblicato le raccolte di versi: L’anno del secco (Savelli, 1981); Il lavoro della malinconia (La Locusta, 1989); Luce del pomeriggio e altre poesie (Scheiwiller, 1997); Giorni abitati (Ripostes, 2002); Diario con la lampada accesa (Edizioni del Bradipo, 2005); Poesie dalla scala C (L’Obliquo, Brescia, 2011; finalista al Premio Viareggio 2011, al Premio Diego Valeri 2012 e vincitrice del premio Contini Bonacossi 2012). La sua raccolta più recente è Rubrica degli inverni (Marcos y Marcos, 2017; finalista al Premio Viareggio 2017).
Ha curato l’antologia Forme del mistico (La Locusta, 1988) e nel 2007 ha dato alle stampe In tondo e in corsivo, un´antologia di saggi e interventi critici su scrittori veneti del Novecento. Nel 2014 è uscito un suo romanzo a sfondo autobiografico, Una tazza di polvere, e nel 2015 La città delle parole, una storia della Vicenza letteraria attraverso le vicende dei suoi scrittori più famosi. Con i poeti Fernando Bandini e Giorgio Faggin ha pubblicato Corrispondenze (2013), una raccolta di traduzioni.

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LUCIANO CANIATO è nato a Pontecchio Polesine (Rovigo) nel 1946 e risiede a Conegliano (Treviso), dove ha concluso la propria carriera di docente insegnando in un istituto superiore. Ha esordito in poesia con E maledetto il frutto, Bertani, Verona 1980, cui sono seguiti: Nevi, El Levante por el Poniente, Conegliano 1986, Pensierimi, El Levante por el Poniente, Conegliano 1990, La siora nostra morte corporale, Campanotto, Udine 1992, Di memoria e di pietà, Città di Vittorio Veneto 1998, Cardiodramma, Diastema, Treviso 1999, L’anima sui cop, Diastema, Treviso 2001, Medajun et alia, Marsilio, Venezia 2002, Maliborghi, Il Ponte del Sale, Rovigo 2010, L’ombra della cosa, Il Ponte del Sale, 2017. In campo critico ha pubblicato: La ragione e il disgusto (sulla poesia di Nelo Risi), Antenna Cinema, Conegliano 1989; Terra, lingua, origine in “Filò” di Andrea Zanzotto, El Levante por el Poniente, Conegliano 1991; Il potere l’urlo, l’erta strada, El Levante por el Poniente, Conegliano 1994 (in collaborazione con L. Cecchinel e M. Munaro); L’occhio midriatico. L’interpoesia di Cesare Ruffato da “Parola bambola” a “Diaboleria”, Longo, Ravenna 1995. Ne La bella scola. La Comedia di Dante letta dai poeti e illustrata, ha commentato il canto III dell’inferno (2003) ed è presente in Da Rimbaud a Rimbaud (2004). Ha curato l’Antologia dei grandi scrittori polesani, Biblioteca dell’Immagine, Pordenone 2011 e con Marco Munaro l’edizione critica: Gino Piva, Cante d’Àdese e Po e Bi-Ba-Ri-Bo’ (2016). È incluso nel volume In un gorgo di fedeltà. Dialoghi con venti poeti italiani (2006) a cura di Maurizio Casagrande e autore di numerosi saggi storici. Dirige dal 1977 la rivista Storiadentro.

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