Pubblichiamo l’inedito che ci ha mandato Adam Zagajewski e che, debitamente torchiato all’Officina, sarà distribuito a quanti interverranno alla lettura di martedì 12 aprile (alle 18.00) presso l’Odeo del Teatro Olimpico:
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Il fiume nero
di Adam Zagajewski
Un fiume nero scorreva per il parco.
Più in là si estendevano giardini insensibili
e le trecce folte delle siepi.
Là, dove cantavano i merli, un tempo c’era
la filiale del campo di Auschwitz, e sotto l’erba
furono sotterrate le bende dell’ospedale russo;
per questo il prato era gonfio, alto.
Nel cielo scorrevano senza fremito
alianti innocenti e cadeva la pioggia,
leggera, spensierata come una lacrima di gioia.
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Traduzione di Krystyna Jaworska
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